Quale periodo migliore per parlare degli asparagi se non questo??!
Seppur quest’anno la raccolta sia iniziata con qualche giorno di anticipo grazie all’innalzamento delle temperature,è soprattutto nel periodo che và da aprile a giugno che gli asparagi si trovano in gran quantità nelle nostre campagne e sono un alimento di stagione molto apprezzato anche da chi non ha il tempo e la voglia di andarseli a cercare in natura ma li compra direttamente al supermercato.
Il termine asparago (dal greco aspharagos, che è dal persiano asparag, ossia germoglio) può designare sia l’intera pianta che i germogli della pianta Asparagus officinalis L. una specie di angiosperma monocotiledone dalle origini antiche infatti fu coltivato e utilizzato nel Mediterraneo dagli egizi e in Asia Minore già 2000 anni fa e all’epoca degli imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto che, ad esempio, sembra che abbiano costruito delle navi apposite per andarli a raccogliere, navi che avevano come denominazione proprio quella dell’asparago ovvero “asparagus“.
Gli asparagi appartengono alla stessa famiglia dell’aglio e della cipolla ma a differenza di questi sono ricchi di clorofilla che, oltre a donargli il colore verde, gli concedono proprietà molto interessanti per l’organismo ed un sapore molto apprezzato e genuino.
Il gusto dell’asparago evoca il sapore del carciofo; quando è fresco ha un sentore di spiga di grano matura, in particolare si distinguono:
- l’asparago bianco, che germogliando interamente sotto terra (e quindi in assenza di luce) ha un sapore delicato;
- l’asparago violetto, dal sapore molto fruttato, è in realtà un asparago bianco che riesce a fuoriuscire dal suo sito e, vedendo la luce,quindi a sua volta attuando la fotosintesi,acquista un colore lilla abbastanza uniforme ed ha un leggero gusto amaro;
- l’asparago verde che germoglia alla luce del sole come quello violetto, ha però un sapore marcato e il suo germoglio possiede un gusto dolciastro. È il solo asparago che non ha bisogno di essere pelato.
La parte aerea e commestibile che lo costituisce è formata dai turioni, germogli di sapore delicato e dolciastro, che sono di colore bianco finché non spuntano in superficie, e poi, a contatto con la luce, diventano dapprima di colore rosa e violaceo, e poi verde più o meno intenso.
I turioni si sviluppano dalle radici (rizomi), che crescono sotto terra formando un reticolo stellare e sono detti comunemente zampe; essi hanno una lunghezza variabile da 1 m a 1,5 m, e vanno raccolti quando sono ancora teneri. Hanno foglioline leggere, minute e ramificate, piccoli fiori di colore giallo e frutti formati da bacche di colore rosso contenenti semini neri, presenti solo sulle piante femmine.
A differenza di molte altre verdure gli steli più grossi dell’asparago risultano essere i più morbidi, poiché hanno una maggiore polpa.
I turioni di consistenza carnosa si raccolgono appena spuntano dal terreno, quando sono ancora teneri e succulenti; se si ritarda la raccolta diventano meno saporiti e più legnosi.
Delle numerose specie di asparago molte crescono spontaneamente nei boschi e si distinguono per il diametro del fusto più sottile e per il loro gusto penetrante e amarognolo come:
–Asparagus tenuifolius, raccolto per uso alimentare;
–Asparagus plumosus, usato per lo più a scopo ornamentale;
–Asparagus sprengeri, il quale presenta invece portamento flessuoso e ricadente, con cui si adornano balaustre.
Le varietà coltivate più commercializzate invece sono:
gli asparagi bianchi di Cimadolmo, di Bassano del Grappa;
quelli Mary Washington,
gli asparagi Argenteuil , violetto d’Olanda, violetto di Alberga, caratterizzati da turioni violetti.
I germogli della pianta di asparago spuntano in primavera quando la temperatura del terreno raggiunge i 10°C(la temperatura ottimale è di 18/24° C).
Nelle settentrione e nelle regioni dell’entroterra del Centro e del Sud il periodo di produzione comincia i primi di aprile e prosegue fino ad inizio giugno, mentre nel Sud con clima mediterraneo, la produzione comincia 15/20 giorni prima. Le produzioni in serra anticipano il periodo di produzione di circa 25/30 giorni rispetto alle colture in campo; gli asparagi presenti sul mercato al di fuori di questi mesi, sono prodotti da serra, a volte anche importati dalla Spagna o da altri paesi.
Quando acquistate gli asparagi dovete accertarvi che i germogli siano dritti, sodi (non si devono piegare ma spezzare) ed integri, di colore brillante e privi di ammaccature; il gambo deve risultare poco legnoso (se è legnoso, l’asparago è vecchio) e gli asparagi che compongono il mazzetto devono avere la stessa lunghezza. Inoltre la punta deve essere ben compatta, unita e dura, poiché se si presenta aperta significa che l’asparago è vecchio.
Gli asparagi devono essere conservati in frigorifero, nel cassetto della verdura, avvolti in un panno umido, dove possono rimanere per 3-4 giorni. Come alternativa potete immergere i loro gambi nell’acqua fredda e conservarli per 24 ore, fuori dal frigorifero.
Dal punto di vista nutrizionale ,gli asparagi sono ortaggi piuttosto costosi, e hanno un’elevata percentuale di scarto (fino al 45% circa); sono ricchi di fibra, e vitamine A, B1, B6, C, acido folico(il consumo di asparagi da parte delle donne gravide riduce sensibilmente la possibilità che il feto sviluppi malformazioni soprattutto la spina bifida) ,amminoacidi, carotenoidi e sali minerali come calcio, fosforo e potassio; contengono poche calorie, per questo sono particolarmente indicati nelle diete dimagranti , infatti, sono composti per un 90 percento di acqua e che 100 grammi di asparagi hanno solo 22 calorie e solo 0,22 grammi di grassi, 4 grammi di carboidrati e 2,4 di proteine.
Essi hanno proprietà depurative e diuretiche, ma sono anche ricchi di acido urico, per cui è sconsigliato il consumo a coloro che soffrono di cistite, gotta e infiammazioni ai reni.
Gli asparagi hanno la caratteristica di stimolare l’appetito, inoltre, riducendo il ristagno di liquidi nei tessuti grazie alla presenza di purine (che in seguito alla loro scissione originano acido urico), sono indicati per chi vuole eliminare la cellulite.
Gli asparagi contengono asparagina o acido aspartico, che conferisce all’urina il tipico odore la cui comparsa è associata all’efficienza del sistema renale: se il sistema è efficiente l’odore si sente nella minzione immediatamente successiva all’ingestione di asparagi. L’Asparagina non è che un aminoacido a basso peso molecolare che dallo stomaco passa subito nel torrente circolatorio in 10 minuti e da qui al rene che lo elimina prontamente aromatizzando le urine emesse dopo poco tempo.
Dato il loro alto contenuto di potassio, gli asparagi rappresentano un alimento molto utile al cuore e ai muscoli in generale e sono indispensabili per il buon funzionamento di tutto il sistema nervoso.
Inoltre le radici di asparagi vengono impiegate per fare il decotto che stimola la diuresi che viene consigliato per la cura di patologie reumatiche e problemi urinari che rappresenta così un vero toccasana con il quale si possono preparare degli ottimi infusi casalinghi.
In genere gli asparagi si possono consumare crudi, lessi con apposite pentole dotati di un cestello a base perforata oppure fritti, alla piastra, alla brace, gratinati e se ne possono trovare di diverse dimensioni, da quelli fini a quelli extra-large, ognuno risulterà ideale per un tipo di cottura e soprattutto in ogni caso rappresenterà un buon rimedio naturale per la nostra salute!