Vitamina C …. una “spremuta” di vitalità

Nonostante molti di noi siano convinti che la vit. C sia rappresentata,per antonomasia, da una bella spremuta di arancia,  in realtà come potrete leggere in seguito la vit. C  è “nascosta” e presente in molti altri alimenti presenti giornalmente sulle nostre tavole.

La vitamina C o acido L-ascorbico prende il nome dalla capacità di curare lo scorbuto, malattia che in passato colpiva i marinai che per tempi lunghi non riuscivano ad assumere vegetali freschi.

E’ necessario assumere la vitamina C con l’alimentazione perché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla. Nel nostro corpo, ne esiste solo una piccola riserva all’interno delle ghiandole surrenali e del fegato e ciò spiega il perché  i sintomi causati da una sua carenza compaiono solo dopo 4mesi.

La vitamina C ,che viene assorbita nella parte prossimale dell’intestino tenue, è anche un importante antiossidante , infatti, una sua integrazione per prevenire o curare le malattie da raffreddamento o le infezioni è senz’altro utile.

Inoltre tale sostanza  migliora l’assorbimento del ferro( non a caso si consiglia di consumare la carne con del limone al posto dell’aceto!) e migliora l’ossigenazione delle cellule,funzioni che rendono l’organismo più efficiente e pronto a reagire ad eventuali attacchi da parte di microrganismi.

In più :

-stimola la produzione di interferone , sostanza naturale antivirale che contribuisce a diminuire la durata e l’intensità di un raffreddore o di un’influenza,collaborando indirettamente con il sistema immunitario;

-stimola la proliferazione dei neutrofili (i globuli bianchi più abbondanti del sangue ); 
-protegge le proteine dall’inattivazione da parte dei radicali liberi prodotti durante i processi ossidativi che si verificano nei neutrofili;

-mantiene in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa;

-ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice;

-protegge dall’inquinamento e da molte sostanze tossiche come la nicotina.

Preziosa in molte occasioni, soprattutto d’inverno quando le infezioni aumentano,la vitamina C   è ampiamente distribuita in natura, tuttavia può variare in funzione della specie del prodotto , del grado di maturazione e delle condizioni di conservazione e trattamento prima del consumo. Bisogna infatti sapere che agenti atmosferici quali aria, luce, temperatura sono in grado di impoverire il prodotto alimentare del suo contenuto in vitamina C  infatti ad esempio i fagiolini freschi sacrificano 1/3 della loro “C” appena dopo il primo giorno di raccolto o ancora  il lavaggio prolungato di verdure e ortaggi, la cottura, un successivo riscaldamento riducono drasticamente la presenza della vit. C.

Inoltre molti farmaci ne riducono l’assorbimento (pillola contraccettiva, aspirina, sulfamidici , tetracicline), come pure il fumo dunque in questi casi è opportuno assumerne una quantità maggiore.

Come possiamo immaginare l’acido ascorbico è  presente ovviamente in frutti freschi come ananas , agrumi,kiwi,ciliegie,fragole … in verdure quali spinaci, lattuga … e ortaggi come pomodori,peperoni gialli, verdi … e tuberi ovvero patate (soprattutto novelle).

ALIMENTI

Vitamina C [mg/100g]

Peperoni, rossi e gialli

166

Rughetta o rucola

110

Kiwi

85

Foglie di rapa

81

Spinaci, crudi

54

Clementine

54

Fragole

54

Arance

50

Limoni

50

(dalla tabella di composizione degli alimenti dell’INRAN)

Secondo la SINU( Società italiana di nutrizione umana), la razione consigliata per l’adulto è di 60 mg/die (più o meno la stessa dose contenuta in un Kiwi di media dimensione)mentre per la gestante e la nutrice la razione raccomandata è rispettivamente di 70 e 90 mg/die.

Ovviamente una sua carenza, che si manifesta dopo 50-80 giorni con una sintomatologia iniziale aspecifica(stanchezza, affaticamento, inappetenza, dolori muscolari e aumentata sensibilità alle infezioni)cui segue la comparsa dello scorbuto, patologia che riguarda particolarmente l’insufficiente produzione di collagene e di sostanze cementanti intercellulari che  determinano alterazioni a livello dei vasi sanguigni con conseguenti emorragie, rallentamento della cicatrizzazione delle ferite, gengiviti edosteoporosi delle ossa.

Nei bambini si ha anche un arresto della crescita e  le varie emorragie  possono portare così anche ad un’ anemia sideropenica.

Anche un suo eccesso può essere dannoso: porta ad effetti indesiderati come aumentata produzione di ossalati, con conseguente aumento della sintesi di calcoli renali e aumentato assorbimento intestinale del ferro (non emico) con potenziale sovraccarico di ferro.

Ricordo, dunque che è importante fornire quotidianamente questa vitamina al nostro organismo sia perché esso non è in grado di sintetizzarla sia perché essendo idrosolubile viene sciolta nei liquidi e quindi  la eliminiamo costantemente con le urine rendendo così necessaria una sua reintegrazione.

 

Dott.ssa Carolina Iacovelli

 

Per info:carolinaiacovelli@gmail.com

 

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